lunedì 19 maggio 2014

Il reciproco amore - Parafrasi di 1Corinzi 13

“Il reciproco amore fra chi apprende
e chi insegna è il primo
e più importante gradino
verso la conoscenza”.
Erasmo da Rotterdam

 Se io insegnassi con la cultura dei migliori insegnanti, ma non avessi l’amore, io non sarei che un oratore intelligente o una persona spiritosa e simpatica.
   Se conoscessi tutte le tecniche e avessi provato tutti i metodi migliori o se avessi una formazione che mi permettesse di sentirmi competente, ma non avessi compreso ciò che i miei allievi provano e come essi pensano, ciò non basterebbe per essere insegnante.
  E se io passassi molte ore a prepararmi per non essere né teso né nervoso, ma non provassi ad amare e a comprendere i problemi personali dei miei studenti, ciò non basterebbe ancora per essere un buon insegnante.
  Un insegnante è pieno di amore, di pazienza, di bontà. Non fa mistero che altri si confidano a lui. Non spettegola. Non si lascia facilmente scoraggiare. Non si comporta in maniera sconveniente. Per i suoi allievi è un esempio vivente di buona condotta e ne fa volentieri riferimento.
  L’ amore non si ferma mai.
  I programmi saranno sorpassati. I metodi passeranno di moda. Le tecniche verranno abbandonate. Il nostro sapere è limitato e noi non ne possiamo trasmettere che una piccola parte ai nostri allievi.
  Ma se abbiamo l’amore, allora i nostri sforzi avranno una forza creatrice e la nostra influenza resterà radicata per sempre nella vita dei nostri allievi.
  Ora, rimangono le tecniche, i metodi e l’amore. Ma la più importante delle tre è l’amore”.
Parafrasi di 1 Cor 13 di un anonimo insegnante
(il cosiddetto “Inno alla carità”)

Nessun commento:

Posta un commento