Sono andato in Italia con mio papà
e i suoi amici. E’ la prima volta che esco dalla Cina. Il mondo di fuori è molto
diverso. La signora maestra dice che quei popoli sono più sottosviluppati di
noi e noi Cinesi siamo migliori. Io ho visto che davvero laggiù non sono bravi
come noi.
Alla ricerca dell'Italiano perduto
Questo è un blog in progress a uso didattico. Siamo un gruppo di migranti digitali e stiamo imparando a usarlo. Grazie per la vostra attenzione.
lunedì 19 maggio 2014
L'uomo e il mare (Charles Baudelaire)
Sempre il mare, uomo
libero, amerai!
perché il mare è il tuo specchio; tu contempli
nell’infinito svolgersi dell’onda
l’anima tua, e un abisso è il tuo spirito
non meno amaro. Godi nel tuffarti
in seno alla tua immagine; l’abbracci
con gli occhi e con le braccia, e a volte il cuore
si distrae dal tuo suono al suon di questo
selvaggio ed indomabile lamento.
Discreti e tenebrosi ambedue siete:
uomo, nessuno ha mai sondato il fondo
dei tuoi abissi; nessuno ha conosciuto,
mare, le tue più intime ricchezze,
tanto gelosi siete d’ogni vostro
segreto. Ma da secoli infiniti
senza rimorso né pietà lottate
fra voi, talmente grande è il vostro amore
nell’infinito svolgersi dell’onda
l’anima tua, e un abisso è il tuo spirito
non meno amaro. Godi nel tuffarti
in seno alla tua immagine; l’abbracci
con gli occhi e con le braccia, e a volte il cuore
si distrae dal tuo suono al suon di questo
selvaggio ed indomabile lamento.
Discreti e tenebrosi ambedue siete:
uomo, nessuno ha mai sondato il fondo
dei tuoi abissi; nessuno ha conosciuto,
mare, le tue più intime ricchezze,
tanto gelosi siete d’ogni vostro
segreto. Ma da secoli infiniti
senza rimorso né pietà lottate
fra voi, talmente grande è il vostro amore
per la strage e la morte,
o lottatori
eterni, o implacabili fratelli!
eterni, o implacabili fratelli!
Charles Baudelaire
La vita della nostra gente: la vallata del Valanidi
Luogo
di riferimento
Periodo di riferimento
1800
1800
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
C’ERANO
VILLAGGI SPARSI.
L’ALIMENTAZIONE ERA A
BASE DI PANE FATTO IN CASA CON
FARINA MISTA (GRANO, GIORMANO). LA
PASTA SI
MANGIAVA OGNI TANTO; NEI GIORNI DI FESTA
SI BEVEVA IL VINO.
LE ABITAZIONI ERANO ANGUSTE (DIMENSIONI RIDOTTE,
STRETTE) E MALSANE (NOCIVE PER LA SALUTE PERCHÉ UMIDE E FREDDE). POTEVANO ESSERE
“SOLARATE” (CON IL SOLAIO DI
LEGNAME), “TERRAGNE” (CON IL
PAVIMENTO DI TERRA), “ATTIMPATE” (ADDOSSATE AL
TERRENO). ACCANTO ALLE ABITAZIONI
C’ERANO I GIACIGLI DEGLI ANIMALI.
Tramonto
E imparai, con umiltà e fatica, ma imparai quello che dovevo fare, e che sarebbe stato ovvio per un bambino: la vita non è altro che un susseguirsi di tante piccole vite, vissute un giorno alla volta. Si dovrebbe trascorrere ogni giorno cercando la bellezza nei fiori e nella poesia e parlando con gli animali. E nulla può essere migliore di un giorno colmo di sogni e di tramonti e di brezze leggere. Imparai soprattutto che la vita è sedere su una panchina sulla riva di un fiume antico, con la mia mano posata sul suo ginocchio e a volte, nei momenti più dolci, innamorarmi di nuovo.
Le Pagine della Nostra Vita, Nicholas SparksLaboratorio di storia: la giornata dello scolaro romano
Dividere la classe in gruppi distribuire l'archivio e
procedere con la:
PRIMA FASE: scegliere
Siete storici e cercate notizie sulla scuola romana. Tra
i seguenti testi e documenti scegliere quelli che servono per gli scopi di ricerca.
SECONDA FASE: interrogare
Sottolineare
con colori diversi le informazioni che riguardano :
Le materie
di studio
La disciplina
Le punizioni
L’abbigliamento
Gli
insegnanti
TERZA FASE: interpretare
Immaginare
di essere un bambino romano e raccontare
tua giornata
QUARTA FASE: simulare
Dopo la
lettura di testi e documenti stendere la
sceneggiatura per una drammatizzazione
Assegnare
ruoli e personaggi
Procurare il
materiale necessario e mettere in scena
Sii paziente... di Rilke
Rainer Maria Rilke
Sii paziente verso tutto ciò che è
irrisolto nel tuo cuore e... cerca di amare le domande, che sono simili a
stanze chiuse a chiave e a libri scritti in una lingua straniera. Non cercare
ora le risposte che possono esserti date poiché non saresti capace di convivere
con esse. E il punto è vivere ogni cosa. Vivere le domande ora. Forse ti sarà
dato, senza che tu te ne accorga, di vivere fino al lontano giorno in cui avrai
la risposta.
I Bronzi di Riace
Un subacqueo ci ha trovati
e dagli archeologi siamo
studiati.
Siamo stati portati al centro
sperimentale
una volta estratti dal
fondale.
Non potendo precisare la data
dell’abissamento
siate contenti del nostro
ritrovamento.
In quei tempi lontani solo
via mare
le opere d’arte si potevano
trasportare.
A destinazione non siamo mai
arrivati
e nel Museo reggino siamo
stati collocati.
Il museo della Magna Grecia
Ogni
turista che Reggio viene a visitare,
al
Museo della Magna Grecia deve andare.
È
opera dell’architetto Piacentini,
ed
è l’orgoglio di tutti i Reggini.
Ha
una notevole documentazione
ed
è famoso in oltre la Nazione.
Della
colonizzazione greca ci vuol parlare
quasi
tutta l’esposizione museale.
Son
tanti i reperti rinvenuti
e
qui gelosamente custoditi.
Chiunque,
un viaggio nel tempo vuole fare,
al
Museo di Reggio Calabria deve andare.
La misura dell'amore è amare senza misura
Anche tu per evangelizzare il mondo
non ti si chiede nulla di straordinario,
solo di essere appassionato
di Gesù, della chiesa
e dell'uomo,
di avere il cuore grande
quanto il mondo,
di lasciarti scavare l'anima
dalle lacrime dei poveri,
di impegnarti a vivere la vita come un dono,
e di deciderti a camminare
sulle strade del Vangelo,
missionario di giustizia
e di pace.
Don Tonino Bello
non ti si chiede nulla di straordinario,
solo di essere appassionato
di Gesù, della chiesa
e dell'uomo,
di avere il cuore grande
quanto il mondo,
di lasciarti scavare l'anima
dalle lacrime dei poveri,
di impegnarti a vivere la vita come un dono,
e di deciderti a camminare
sulle strade del Vangelo,
missionario di giustizia
e di pace.
Don Tonino Bello
Il più bel chilometro d'Italia
chi vi entra si chiede “Quanto ci metto?”
Ci sono tre vie: la alta, la bassa

Chi la prima volta la fa a piedi
“Perché è cosi lunga?” si chiede.
Qui ha festeggiato la città
quando
Lungo la via c’è la stele ad Italo Falcomatà
il compianto sindaco della città.
Gabriele d’Annunzio, venuto più volte qui,
“il più bel chilometro d’Italia” lo definì.
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